martedì 20 aprile 2021

Condividere è una responsabilità

Cos'è e come si riconosce una fake news

Ciao a tutti!
Oggi parleremo di che cos'è una fake news e come riconoscerle, siccome al giorno d'oggi tramite internet ne circolano molte, ho deciso di parlarne ed esporre la mia idea a riguardo, grazie a una ricerca che ho effettuato e le conoscenze che ho acquisito nel corso degli anni.
Partiamo dal concetto di fake news, in italiano notizia falsa, queste sono sempre esistite fin dalla nascita della stampa. Oggi grazie all'avvento di internet circolano più velocemente motivo per il quale sono più conosciute. I motivi per cui un giornalista crea fake news sono molti come per esempio, fare un "click" in più, e quindi generare un mercato monetario; oppure pilotare l'opinione pubblica su un fatto politico o sociale.
Esistono varie tipologie di fake news, le più comuni sono:
  • Disinformazione mirata, cioè un messaggio fittizio che viene pubblicato per resoconto personale, questi sono rivolti la maggior parte delle volte a gruppi sensibili a quel determinato argomento, quindi vengono condivisi sui social come credibili e senza una determinata verifica;
  • Messaggi virali, sono quei messaggi condivisi sui social media in grandi quantità, mostrati con maggiore frequenza e quindi gli utenti non controllano l'autenticità di ogni singolo post;
  • Falsi titoli di testa, sono quei titoli che vogliono presentare un determinato fatto, ma poi all'interno dell'articolo si parla di tutt'altro;
  • Satira, sono notizie che riprendono dibattiti i corso inserendo eventi fittizi e assurdi, vengono utilizzate per denunciare una condotta politica o attirare l'attenzione sui problemi sociali, il problema di questi articoli è che non venga riconosciuta la parte satirica e quindi venga scambiata per vera.
Una fake news si può riconoscere attraverso diversi modi come quello di controllare il mittente e quindi chi l'ha scritta, verificare le foto e i video che ci sono al suo interno, controllare l'URL con molta attenzione perché molte volte c'è una differenza di un trattino o un punto, rispetto a noti brand, controllare la data e se anche altri siti pubblicano una notizia simile.
Le fake news all'interno della società possono causare diffidenza e scetticismo, quindi rendono le discussioni difficili così come la risoluzione dei problemi.
Per esperienza mia personale, mi è capitato di leggere fake news, soprattutto di falsi titoli di testa, riguardo personaggi famosi. Da quando ho imparato a riconoscerle, ho deciso di leggere più titoli di diverse testate giornalistiche famose, per informarmi meglio su quel determinato argomento e nel caso poi condividerle. Un modo per difenderci dalle fake news è quello sicuramente di informarci veramente bene e se si è incerti che sia vera o meno, bisogna evitare di condividerle.
Da questa ricerca, mi sono informata meglio su cosa sia una fake news, in modo tale da spiegarla a voi, in più ho imparato come si chiamano certe tipologie di fake news che prima non conoscevo, quindi ora riesco a riconoscerle meglio e nel caso non condividerla per passare informazioni sbagliate.







venerdì 5 marzo 2021

Corsi imprenditoriali

Corsi imprenditoriali: Introduzione al design thinking, Business model canvas, Business plan e Pitch

Ciao a tutti!
Oggi vi parlerò dei corsi che abbiamo seguito sulla piattaforma di LTO Mantova, questi spiegano come poter migliorare le nostre strategie al lavoro, oppure come una nostra idea può essere trasmessa in modo efficace.

Il primo corso che ho seguito è stato il design Thinking, questo è un processo non lineare e continuo nelle sue fasi che i team utilizzano per comprendere i suoi clienti. L'obiettivo è riuscire ad offrire un prodotto o un servizio che possa essere un prototipo adatto a risolvere un problema rilevato.
Un processo non lineare, perché permette di saltare dei passaggi oppure di tornare indietro, se si è saltato un passaggio.
Empathize, Define, Ideate, Prototype e Test, so i passaggi che caratterizzano il Design Thinking.

Empathize è il passaggio che ha più contrasti. 
Bisogna creare un rapporto quasi amichevole con le persone, in modo tale che sarà molto semplice capire i desideri e quali sono i problemi. Per riuscire in questo, è necessario coinvolgere, attraverso delle domande preparate in precedenza; osservare gli utenti nei loro comportamenti, nel contesto dell'indagine, cercando di coinvolgere tutti gli aspetti che una persona può avere; guardare e ascoltare è la parte che richiede maggior attenzione, dato che è necessario rendere il nostro soggetto attivo e far in modo che interagisca con il mondo che lo circonda.
Durante l'intervista è fondamentale avvicinarsi alla persona con cui si interagisce, usando anche lo stesso modo di parlare. Dopo di che si condurrà l'intervista tramite le 5W, registrando o fotografando se è possibile, cosicché esca un'intervista efficace. In questo punto, anche i silenzi, non bisogna lasciarli al caso, perché è in quei momenti che l'interlocutore riesce a pensare. Bisogna anche essere attenti al linguaggio del corpo, se capita che la persona indietreggia, è necessario trovare una soluzione perché la persona ha perso interesse.

Define è un'altra fase, che consiste dare un senso alle informazioni raccolte durante l'intervista. Qui l'obiettivo è quello di trovare una risposta al problema basato sulle intuizioni ed esigenze emerse, durante l'intervista.
Questa fase è fondamentale per la progettazione perché si traduce dal nostro punto di vista, spiegando il problema. Così sarà facile trovare più soluzioni attraverso gli Insight, cioè delle scoperte e potenti intuizioni, che stanno al centro del processo per la creazione di soluzioni. Questi devono rispettare dei quesiti: autenticità, non devono essere banali, rivelatrici, devono informare, motivare e devono essere chiaro e facilmente condivisibili. 

Ideate, è il terzo step, in cui è possibile passare dall'identificazione dei problemi  alla creazione di possibili soluzioni, possibili perché la soluzione migliore si capirà più avanti, attraverso dei feedback e test raccolti dagli utenti.
Il corso suggerisce alcuni metodi per creare idee, come per esempio crazy 8s, dove serve solamente un foglio e una matita.
Raggiunto un insieme di idee, bisogna far coincidere un insieme di soluzioni che potranno essere testate.

Prototype e Test, sono gli ultimi step del business model.
Durante le prime fasi del progetto i prototipi vengono realizzati velocemente e con materiali economici, ma comunque servono per creare dei feedback da parte degli interlocutori. Quindi durante la fase di prototype, vengono raffinati, avvicinandosi alla soluzione definitiva, invece attraverso i test è possibile sapere cosa ne pensano gli interlocutori dei prototipi definitivi creati.




Il secondo corso che ho seguito è quello sul Business Model Canvas, questo è un documento strategico, che permette di organizzare il modello di business o anche di migliorarlo.
Il modello di business è l'insieme di soluzioni che permettono di acquisire un valore tramite uno scioglimento organizzativo o strategico del problema, è anche utile per riassumere le idee tramite una rappresentazione grafica ed è importante per avere tutte le informazioni chiare e in ordine.
Gli elementi, che formano il modello di business sono i seguenti:
  • Key Partener & Costumer Segments, cioè le alleanze strategiche che si possono avere per introdurre al meglio il prodotto e la clientela interessata al prodotto o servizio;
  • Key Activities, attività chiave, per esempio offrire una consulenza;
  • Key Resources, le risorse chiave;
  • Cost Structure, cioè i costi che un'azienda deve sostenere;
  • Value Propositions, il valore del prodotto che si offre ai clienti;
  • Costumer Relationship, le relazioni che si creano co i potenziali clienti;
  • Channels, i canali dove si riescono a influenzare i clienti;
  • Revenue Streams, cioè i flussi di ricavo;



Il terzo corso che ho seguito è stato quello riguardante al Pitch, questo aiuta a presentare meglio le nostre idee, convincere il cliente che quello che si ha in mente, è proprio quello che lui ha bisogno e infine anche introdurre una idea aziendale.
Ci sono diversi pitch da poter realizzare: Elevator pitch, short form pitch e long form pitch.
Il tempo disponibile, è la differenza più grande, perché con Elevator pitch si ha 1 minuto di tempo per esporre e convincere il cliente.
Con lo Short form pitch si ha 10 minuti di tempo, dove si può rispondere ad alcune domande come: Chi siamo? Chi è il nostro team? Qual è il nostro obiettivo?
Infine il Long form pitch, si ha 20 minuti di tempo, quindi il tempo necessario per esporre e approfondire la nostra idea ad un investitore.
Il corso spiega la struttura Kawasaki, nella quale 11 slide si suddividono in: Titolo, Problema, Soluzione, Magia, Business Model, Go to Market, Competitor, Team, Proiezioni, Stato e Recap.
Questo ordine precisa un flusso logico, siccome la  Magia, nelle slide, specifica in cosa si è diversi dagli altri, dalla slide del Business Model si parla come si potrà guadagnare dall'idea. Le questioni future riguardanti all'idea, vengono illustrate nelle slide riguardanti alla Proiezione e Recap, qui possiamo anche saper se l'investitore vorrebbe investire su di noi.
Il corso ci consiglia anche gli errori da evitare, come ad esempio nel Titolo, non bisogna inserire la data di elaborazione o di presentazione, mai mettere i riferimenti, come i social, i numero di cellulare o il nome della società.




Il quarto e ultimo corso che ho seguito è quello su Business Plan, che è il documento di pianificazione e aiuta ad elencare gli obiettivi che l'imprenditore vuole raggiungere. Attraverso questo è possibile esaminare i fattori di successo dell'idea relativa a lungo periodo e valutare in base ad una analisi di fattibilità.
Il Business Plan, può essere suddiviso in un parte numerica, cioè la parte che riguarda proiezioni economiche e finanziarie; qui inoltre si espongono gli investimenti necessari, dei flussi finanziari, dei finanziamenti e della situazione patrimoniale. Troviamo anche una parte descrittiva, cioè quella parte in cui si approfondisce il progetto, insieme all'analisi dei prodotti, del mercato dove la nostra idea si svilupperebbe e quali risorse saranno necessarie.
Stabilita la fattibilità dell'idea, gli elementi che lo compongono delineano la strategia da seguire nelle fasi successive. Infine il business plan può anche essere usato come presentazione dell'idea a terzi.




Grazie a questi corsi, ho imparato come poter realizzare un'idea efficace, ed poter esporla in modo interessante e sia anche efficace agli altri, ma non solo questo, ora so anche come poter migliorare le strategie di lavoro. Tutte queste cose che prima non sapevo fare, mi serviranno sicuramente, anche solo per poter fare una buona presentazione a scuola.

giovedì 25 febbraio 2021

LinkedIn e Curriculum Vitae

Come creare il profilo LinkedIn e il Curriculum Vitae

Ciao a tutti!

Oggi vi parlerò di un argomento totalmente nuovo e mai affrontato prima, come abbiamo creato il nostro profilo LinkedIn e il nostro CV.
In questo post vi presento come creare un buon profilo LinkedIn per avere più visualizzazioni e un buon Curriculum Vitae per candidarsi a un posto di lavoro.
Per entrambi i lavori siamo partiti dal nostro percorso di PCTO, seguendo dei corsi online sulla piattaforma LTO Mantova, ovviamente riguardanti a questi argomenti. Una volta finite le ore, siamo passati prima alla realizzazione del profilo di LinkedIn, seguendo i consigli dati dal signore.
Come prima cosa per realizzare un buon profilo LinkedIn, dobbiamo mettere il nostro nome e cognome, poi una buona foto profilo, inserendone dove si è sorridenti e vestiti come andremmo a lavorare, invece in copertina serve una foto che ricorda il nostro lavoro. Poi bisogna inserire una breve descrizione di noi, non lunga perché altrimenti annoia, dove si spiega il perché ci troviamo su LinkedIn e il nostro percorso lavorativo. Bisogna anche inserire le nostre competenze, cercando di mettere alle prime tre, quelle in cui si è più dinamici, dato che il social fa visualizzare le prime tre e poi cliccando su altro si vedono le restanti. Infine ho inserito anche il mio percorso scolastico. 
Una volta creato il profilo, ho iniziato a collegarmi con le persone che conosco, per creare la mia rete di contatti.

Il mio profilo LinkedIn

Finito la creazione del profilo di LinkedIn, siamo passati alla realizzazione del nostro Curriculum Vitae, ovviamente abbiamo seguito un corso relativo all'argomento, per sapere come crearne uno ideale per una nostra candidatura al posto di lavoro. 
Come prima cosa ne avevamo creato uno con il classico CV Europeo da compilare, ma dato che non convinceva al massimo, siamo passati a crearlo con dei siti appositi gratis, che ci davano già le grafiche e dove posizionare il tutto. 
Anche in questo caso, bisognava scegliere una foto convincete e che ci rappresentasse in un futuro posto di lavoro e sorridente.
Nel Curriculum Vitae le informazioni di una persona con esperienza lavorativa sono parecchie, ma il signore del corso, ci ha spiegato che per fare buona impressione e non annoiare il datore di lavoro bisogna fare un CV di massimo due pagine e inserire le informazioni che rappresentino al meglio quello che andremmo a fare alla candidatura.
Invece per persone come noi studenti che di esperienza lavorativa non ne abbiamo molta, dobbiamo inserire le informazioni che possano rappresentarci al meglio, come una breve descrizione di noi, le nostre esperienze che possiamo aver fatto con la scuola, le nostre competenze ed abilità, istruzione e formazione e i nostri contatti.

Il mio Curriculum Vitae

Grazie a questo lavoro, ho imparato a creare un buon profilo LinkedIn e un buon CV, grazie anche a dei siti appositi per creare curriculum, che prima non conoscevo. Tutto questo è stato creato per future candidature di lavoro.

giovedì 18 febbraio 2021

La mia esperienza di PCTO con LinkedIn

Profilo LinkedIn del I.S.S Carlo d'Arco e Isabella d'Este 

Ciao a tutti! 
Oggi vi parlerò della mia esperienza per creare il profilo LinkedIn della scuola.
LinkedIn è una piattaforma che viene utilizzata per le aziende che propongo nuove proposte di lavoro, così come i giovani cercano lavoro.
I profili vengono creati per presentarsi ad un possibile datore di lavoro  infatti all'iscrizione bisogna compilare le sezioni.
Oggi parleremo della sezione Formazione ed Educazione, dove bisogna inserire il titolo di studio e dove si ha studiato.
Le scuole s'iscrivono in modo tale da avere più visualizzazioni e poter essere conosciuti dalle aziende per quello che svolgono.
Le scuole sul profilo LinkedIn possono avere la sezione Ex studenti.
Siccome la nostra scuola non si era ancora iscritta e gli studenti inserivano nomi diversi o sbagliati, la professoressa con il dirigente ha deciso di creare una pagina. 
Quindi come prima cosa abbiamo fatto una ricerca su cosa hanno inserito altre pagine scolastiche su LinkedIn. 
Dopodiché dovevamo creare una presentazione sul programma Indesign, nella quale abbiamo inserito l'eventuale logo della scuola come immagine profilo e immagine di copertina di LinkedIn, il testo di presentazione della scuola, con tutti i corsi presenti nella scuola, trovare il nome della pagina, inserire più progetti possibili che la scuola ha realizzato, e anche tutti i video che sono stati realizzati da parte degli studenti per eventi svolti.
Tutte le presentazioni della classe sono state mandate al dirigente, in modo tale che ne decidesse una per creare al meglio la pagina di LinkedIn.
Grazie a questo lavoro ho imparato ad utilizzare meglio il programma Indesign, a gestire meglio la pagina A-mastro, che è una "sezione" del programma, dove si riescono ad inserire elementi che poi si vedranno in tutte le pagine presenti; e sicuramente a gestire meglio i livelli, infatti ad ogni lavoro creato ci si migliora sempre.
Ecco a voi la mia presentazione:



















giovedì 28 gennaio 2021

Il mio Sito Personale

Come abbiamo creato il nostro sito personale

Ciao a tutti!
Oggi vi presento il primo lavoro dell'anno nuovo.
Il lavoro da svolgere questa volta era creare il layout del sito personale, attraverso l'uso del software photoshop, per poi andare a programmarlo con Dreamweaver.
Nel mio layout, ho deciso di utilizzare il mio colore preferito: il nero, e di comporlo con dei rettangoli in modo che la divisione delle sezioni fosse semplice e chiara.
All'interno del sito, abbiamo inserito: Chi siamo; Portfolio, quindi i nostri elaborati di fotografia, video, grafica, web/social, dove in ogni singola sezione ci sarà la spiegazione di quello che è stato svolto; il nostro percorso di PCTO (alternanza scuola-lavoro), dove ho spiegato da quando ho iniziato il percorso, cioè dalla terza superiore, ad oggi che progetti abbiamo svolto; infine i nostri contatti, quindi la nostra mail, il nostro blog, il nostro profilo LinkedIn, il numero di cellulare e dove abitiamo, in modo tale che un futuro cliente ci possa contattare. 
Ecco il mio lavoro:





venerdì 15 gennaio 2021

Il mio logo personale

Vi spiego come ho realizzato il mio logo personale

Ciao a tutti!
Finite e vacanze di Natale, ci siamo messi all'opera nella realizzazione del nostro logo personale. Come sempre, per prima cosa ho realizzato le bozze cartacee, dove ho fatto diverse prove per capire quale potesse rappresentarmi al meglio. Dopo essermi consultata con la prof., per quello che potesse essere l'idea migliore, sono passata alla realizzazione in digitale, dove ho apportato alcune modifiche rispetto alle bozze. 
Il mio logo rappresenta le mie iniziali in minuscolo, queste formano una macchina fotografica e per questo all'interno ho deciso di inserire il simbolo dell'otturatore.
Una volta perfezionato il logo, ho fatto la riduzione, il bianco e nero del logo stesso e inserito i colori istituzionali.
Ecco il mio logo:


martedì 15 dicembre 2020

La mia azienda di sedie

Come abbiamo creato un'azienda nuova

Ciao a tutti!
Oggi vi parlo della nascita di una nuova azienda di sedute di design moderno.
Vi illustro come nasce una azienda, dalla scelta del nome, del logo, cartellonistica stradale, gadget, opuscolo, pieghevole e il coordinato aziendale.
La professoressa, in questo lavoro era nostro cliente, ed ha commissionato a noi studenti la ricerca del naming della sua azienda di sedute di design moderno per un target ben preciso. Quindi, tutta la classe ha ricercato e proposto alcuni nomi, poi ne abbiamo discusso e scelti due in particolare, Modesign e SiediTu, infine da questi nomi dovevamo sceglierne uno e cercare lo slogan per l'azienda. 
Il passaggio successivo è stato quello di realizzare un marchio, io ho deciso di lavorare sul nome dell'azienda "SIEDITU". 
Il marchio è un rettangolo tagliato in certi punti in modo tale che ne formasse altri 3, con all'interno una sagoma di una sedia bianca, e in fondo il nome dell'azienda.
Essendo che l'azienda è appena comparsa sul mercato, dovevamo pubblicizzarne l'apertura al meglio, creando un manifesto 3x6m, questo doveva essere chiaro e coinciso, siccome è per cartellonistica stradale quindi si leggono di sfuggita.
A questo punto ho creato l'opuscolo che rappresentasse la storia dell'azienda, alcuni dei suoi prodotti e le sue sedi di vendita, infine ho creato anche un opuscolo dove in breve spiegava i prodotti e i punti vendita. Come ultima cosa, ho realizzato la carta intestata, busta, biglietto da visita, la cartellina e alcuni gadget. Tutti questi elaborati, li ho progettati tenendo gli stessi colori e font del marchio iniziale, e nel caso del manifesto ho usato anche lo stesso simbolo.
Per creare il marchio, gadget, carta intestata, biglietto da visita, la cartellina, ho utilizzato Illustrator, ovviamente gestendo i livelli e la penna per creare le forme. Invece per creare l'opuscolo e il pieghevole ho utilizzato InDesign, imparando nuovi strumenti come le pagine mastro, ho sempre gestito il tutto con i livelli. Tutti i file li ho salvati in PDF, in modo tale che sia un file leggero, leggibile a tutti e non modificabile. 
Grazie a questo progetto ho imparato nuovi strumenti su InDesign e questi mi hanno semplificato il lavoro.
Ecco i miei elaborati:

Biglietto da visita

Carta intestata e Busta

Cartellina

Gadget con Marchio

Manifesto
















Condividere è una responsabilità

Cos'è e come si riconosce una fake news Ciao a tutti! Oggi parleremo di che cos'è una fake news e come riconoscerle, siccome al gior...